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PARCO DI MONTEVECCHIA:
passeggiata attraverso le meraviglie della Valle del Curone

Montevecchia Valle del Curone

MONTEVECCHIA E VALLE DEL CURONE

MONTEVECCHIA VALLE DEL CURONE

Info sul percorso di Montevecchia

???? Questo che ti descrivo di seguito è un percorso ad anello percorribile a piedi in circa 5/6 ore; se poi unisci il tempo per riposare e per mangiare, impiegherai una giornata intera. Noi a dire il vero abbiamo fatto tutto, pausa pranzo compresa, in 5h30.

???? I sentieri sono facili e adatti a tutti, a parte qualche tratto in salita che li rendono un pochino più impegnativi, ma niente di che; tuttavia per terminare il percorso, bisogna essere abituati a camminare perchè è lunghetto. Questo per quanto riguarda il percorso decritto qui sotto.

???? Se invece vuoi percorrere solo un tratto, il discorso cambia: coi bambini ad esempio, si può pensare di andare a raccogliere la castagne mentre si passa attraverso il bosco, e poi pranzare in un agriturismo.

???? Di agriturismi, come noterai dalla descrizione sotto, ce ne sono diversi, e sono tutti dislocati nella prima metà di questa camminata che ti sto descrivendo. Per intenderci, l’ultimo che abbiamo visto è stato Galbusera Bianca. Poi ne abbiamo visto uno anche alla fine del percorso, che però non ha molto senso. In ogni caso quasi tutte le cascine o agriturismi che ti cito in questo post sono raggiungibili anche in auto, indipendentemente da questa camminata. Per i primi due descritti meglio magari arrivare (in auto) fino al Santuario della Beata Vegine del Carmelo, e da lì scendere 5 minuti a piedi verso la trattoria del Galeazzino oppure di Casarigo.

???? I sentieri di Montevecchia sono davvero tanti, circa 11: noi non ne abbiamo percorso uno dall’inizio all fine, ma abbiamo fatto un mix dei vari sentieri per avere un’idea generale, cercando di trarre la parte migliore da ciascuno, con l’aiuto del sito ufficiale “Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone

???? I numeri dei sentieri sono per lo più indicati, tranne qualche volta: in quei casi cerca sempre la freccia gialla o sugli alberi o sul terreno, che ti porta nella giusta direzione (per questo tipo di percorso).

???? I sentieri del Parco del Curone sono secondo me adatti di più alle mezze stagioni perchè diversi tratti sono completamente sotto il sole, mentre nei boschi in autunno si possono raccogliere le castagne, attività divertente per i bimbi; in primavera si può trovare un pò di refrigerio e di frescura.

Dove parcheggiare per l’escursione

C’è un parcheggio molto comodo vicino alla Scuola Materna “Don Giovanni Ferri” di Lomaniga, una frazione di Missaglia (Lecco). Da qui segui il sentiero 8 verso Casarigo e Montevecchia Alta: esci dal parcheggio e vai a sinistra costeggiando per qualche minuto la strada statale; quando vedi la chiesa gialla sulla sinistra, prosegui dritto restando sempre a fianco della statale; dopo pochi metri dovrai svoltare a sinistra in Via C.na Palazzina.

Montevecchia parcheggio di Lomaniga
Parcheggio di Lomaniga

LE NOSTRE TAPPE NEL PARCO DEL CURONE

1^ tappa: Casarigo

Dal punto in cui hai svoltato, Casarigo dista circa mezz’ora: si passa attraverso una strada pianeggiante che corre attraverso prati e vigneti fino che trovi una freccia gialla disegnata su un albero. Prendi quella direzione per sbucare su una strada cementata e continua in salita verso sinistra.

Arrivato alla Tenuta Valcurone, continua la strada sulla sinistra finché arrivi alla Cascina Casarigo: si tratta di un agriturismo a conduzione familiare, in una delle posizioni più belle di Montevecchia. Davanti ha un ampio prato con una staccionata in legno, che lo rende un bellissimo balcone naturale affacciato sulla valle sottostante.

2^ tappa: Galeazzino

Dalla cascina Casarigo continuare dritti sul sentiero 8 in direzione Montevecchia Alta (trovi i cartelli in legno lungo la strada sulla sinistra); circa a metà strada, dopo aver fatto un pò di salite e pianori, aver fiancheggiato altri vigneti ed essere passato attraverso boschi e panorami verdeggianti, si giunge alla frazione Galeazzino, dove trovi anche la Trattoria Al Galeazzino. Questo agriturismo ha una splendida vista panoramica sulla Pianura Padana, e rappresenta un punto di ristoro durante la tua passeggiata nella natura.

3^ tappa: Santuario della Beata Vergine del Carmelo

Da Galeazzino prosegui ancora dritto, passando parallelo alla struttura, sbuchi sulla bellissima e ampia piazza Largo Gaetana Agnesi, dove si trovano diversi bar e localini: al Ristobar I Giardini di Eva si può anche mettere qualcosa sotto i denti: esso propone un menù degustazione di salumi e formaggi tipici del territorio.

Montevecchia Valle del Curone
Piazza Largo Gaetana Agnesi

Lasciandoti questo bar alla destra, prosegui verso l’alto fino a giungere alla scalinata che porta al santuario della Beata Vergine del Carmelo: si tratta di salire 180 gradini, fiancheggiati da tigli e ligustro. Circa a metà scala, ai lati, inizia un sentiero pianeggiante ad anello che corre intorno al santuario, detto “Via Crucis“, perchè delimitato da vecchi cipressi e da 16 cappelle in pietra arenaria, che riproducono le tradizionali scene della Via Crucis. Il panorama da qui è davvero mozzafiato e il luogo incredibilmente silenzioso.

4^ tappa: Cà Soldato

Dopo la visita al santuario, ridiscendi dagli scalini, ripercorri la piazza e gira subito a destra dove trovi un sottopassaggio in pietra rossa ; lo oltrepassi fino a che incontri la strada, l’attraversi e da lì trovi il cartello in legno con l’indicazione per Cà Soldato, sentiero 2. oppure segui la freccia gialla posta sugli alberi.

Montevecchia Valle del Curone
Sottopassaggio in pietra rossa

Camminerai per circa 20 minuti attraverso un sentiero immerso nel bosco tutto in discesa, dove nella stagione autunnale troverai una sacco di famiglie con bambini che raccolgono le castagne. Arrivato a Cà Soldato puoi visitare il piccolo museo, oppure riposare un pò sull’ampia distesa di verde proprio davanti.

5^ tappa: Oasi Galbusera Bianca

Scendendo da Ca Soldato, noi siamo andati verso destra per il sentiero 11 in direzione Galbusera Bianca: mi pare che da questo punto l’agriturismo disti circa 40 minuti. Al fondo della strada che stai percorrendo troverai un parcheggio: svolta a sinistra e prosegui sulla strada asfaltata pianeggiante che attraversa i prati. Questo tratto è tutto sotto il sole e non ci sono ripari; si incontra un’azienda agricola sulla destra e, dopo qualche curva in leggera salita, si arriva all’Oasi di Galbusera Bianca., il Relais Bio di Charme della Valle del Curone dove potersi rilassare e mangiare prodotti genuini.

Se continui dritto da Galbusera Bianca passerai attraverso le tipiche cascine, così mi hanno detto, ma noi siamo tornati leggermente indietro per svoltare a sinistra verso il Monte Cereda Rovagnate.

Dopo la salita se vai dritto, cosa che avremmo voluto fare noi ma che non abbiamo fatto perchè non ci sono gli stra maledetti cartelli, raggiungi la sommità di un colle dove svettano verso il cielo gli alti cipressi. Da lì mi hanno detto che si vedono le cosiddette "piramidi". Esse sono formazioni collinari naturali, modellate dalla mano dell'uomo in epoca passata, per realizzare piramidi che rimandassero a quelle della Piano di Giza in Egitto. Poi da lì dovresti arrivare alla Tenuta La Costa.

Noi invece dopo la salita abbiamo girato a sinistra, percorrendo probabilmente il sentiero meno impegnativo, che però è risultata essere davvero molto panoramico e suggestivo grazie agli strepitosi panorami sui vigneti e i loro colori; addirittura dall’alto abbiamo anche visto la bellissima Galbusera Nera, dove un anno fa abbiamo fatto una cena particolare tra i filari che ti racconto qui: Atmosfera Pick and Sit a Galbusera Nera.

Montevecchia Valle del Curone

6^ tappa: Cappelletta Crippa

Dalla Tenuta La Costa, si prende il sentiero 7 verso la Cappelletta Crippa, che raggiungerai in circa 40/50 minuti, in base al passo. Da qui il sentiero è bello pianeggiante, ma è più monotono rispetto al tratto appena completato perchè si tratta semplicemente di una passeggiata all’interno del bosco.

⚠️Attenzione perchè ad un certo punto si esce su un altro sentiero con dei cartelli che indicano la cappelletta Crippa in una direzione non chiara: vai a sinistra e dopo pochi passi imbocca il sentiero che scende verso destra (sempre il 7), poi prosegui dritto fino a destinazione.

Arrivato alla cappelletta, trovi tre panchine dove puoi fermarti a mangiare il tuo panino, oppure ci sono un paio di panchine in legno anche dall’altra parte della strada.

Montevecchia cappelletta Crippa
Cappelletta Crippa

7^ tappa: Valle di Santa Croce

Dalla cappelletta torni indietro sul sentiero percorso prima, fino a quando non trovi un cartello appoggiato su un cumulo di sassi che indica il numero 7: scendi attraverso quel sentiero completamente in discesa. Si passa attraverso la Valle di Santa Croce, un’area di riserva naturale: incontrerai dei piccoli ruscelli da attraversare, e cerca di fare caso sempre alle fecce gialle poste sulle pietre o sugli alberi, ottimi indicatori quando non si vedono i cartelli.

Alla prima stanga che vedi, oltrepassala e continua dritto: passi un agriturismo e il cimitero, poi alla staccionata di legno con sopra i cartelli, prendi a sinistra sulla strada pianeggiante che fiancheggia il prato.

Al ponticello in ferro, sotto cui scorre il fiume ?, prendi il sentiero 6 verso destra e percorri la strada asfaltata per circa 800 mt. fino a che davanti a te vedi una piccola cappelletta della madonna nascosta tra due alberi. Da qui taglia a sinistra, fai prima; sempre dritto per qualche minuto fino alla rotonda.

Dalla rotonda attraversa la strada e continua dritto ( a dire il vero il passaggio pedonale sarebbe dall’altro lato della strada): appena pochi passi più avanti, ti ritrovi al parcheggio dell’auto (dal lato opposto c’è il bar Clodia).

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