ITALIA Puglia

OTRANTO:
lago di bauxite e faro Punta Palascia

Otranto cosa vedere lago bauxite

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Nei pressi di Otranto, a circa 2.5 km, si trova il famoso laghetto di bauxite: un luogo immerso nella natura dai colori stupefacenti e circondato da rocce color fuoco; una piccola “Ayers Rock” nel Salento.
Ok, il paragone è un pò azzardato, ma i colori sono molto simili: si tratta di una pittoresca unione bicromatica tra il verde smeraldo dell’acqua e il rosso ruggine dei calanchi scavati dalle piogge. Dovresti prediligere una giornata di sole per vedere questo luogo in tutta la sua bellezza e per vedere i colori belli accesi. Quindi direi che se ti trovi a Otranto, non puoi assolutamente rinunciare a questa attrazione che personalmente non mi ha deluso anzi, mi ha solo stupita!

Se hai un pò di tempo ed è estate puoi raggiungere la Baia dell’Orte, un paesaggio spettacolare con un’acqua limpidissima dove fare il bagno e una natura selvaggia; tutto intorno, un silenzio assoluto. Niente strutture ricettive. (Ce l’hanno indicato ma noi ci siamo limitati al laghetto).

Come raggiungere il laghetto è successivamente la baia:

Dal porto di Otranto camminare o guidare verso sud; superare la rotatoria e imboccare una stradina di campagna da dove si può proseguire solo a piedi.

Solo il laghetto lo visiti in un paio d’ore compresa la strada per arrivarci a piedi; se ci aggiungi anche Baia dell’Orte con bagno, almeno mezza giornata la devi mettere in conto.

Sempre da Otranto in circa 10 minuti d’auto puoi raggiungere il faro di Punta Palascia o Capo d’Otranto. Rappresenta il punto più ad Oriente d’Italia.

E’ qui nell’antichità approdarono i primi coloni greci: i fondali sono ricchi di anfore e vasi, a testimonianza di questo passaggio.

Secondo i geografi è qui termina l’Adriatico e inizia lo Ionio, contrariamente all’opinione comune che considera Santa Maria di Leuca lo sparitacque tra i due mari.

Il faro è stato costruito nel 1867 e, dopo un lungo abbandono, oggi ospita il Museo e Osservatorio sull’ecologia e salute degli ecosistemi mediterranei dell’università del Salento.

Io l’ho visto prima di un acquazzone torrenziale con un cielo carico di nuvole nere e devo ammettere che il faro, solitario a ridosso del mare e immerso in quell’atmosfera pesante, aveva un che di magico. Vento e acqua imminente: sembrava di stare ai confini del mondo.

Dal parcheggio dell’auto al faro c’è un piccolo sentiero da percorrere a piedi in 10 minuti. La cosa che sconsiglio vivamente è di entrarci: primo perchè non c’è assolutamente nulla da vedere, a parte il bello di salire in terrazza, e il costo di 4 euro (prezzi 2016) mi è sembrato eccessivo per quello che ti offrono. Ok, c’è una guida ma che sinceramente ha spiegato tre cose. Quindi il mio consiglio è di scendere, ammirarlo e fotografarlo e di fermarsi a questo.

Abbiamo visitato il laghetto e il faro durante il nostro tour di 10 giorni in Puglia che trovi qui sotto.

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